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28 gen
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Indagine Conoscitiva sulle malattie ad andamento degenerativo

Oggi, nell’ambito dell’ Indagine Conoscitiva sulle malattie ad andamento degenerativo di particolare rilevanza sociale, con specifico riguardo al tumore della mammella, alle malattie reumatiche croniche ed alla sindrome HIV in corso presso la XII Commissione Igiene e Sanità  del Senato della Repubblica, si è tenuta l’audizione di Rosaria Iardino che ha parlato, in rappresentanza di NPS Italia Onlus, per il ramo dell’indagine legato all’HIV/Aids, e per conto di Donne in rete, per il ramo dell’indagine sull’artrite reumatoide.

L’indagine, nata su proposta di NPS e Donne in rete, rientra nell’ambito delle attività  istituzionali messe in atto in vista della Prima Conferenza Nazionale di Accesso alle cure.


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hpv
16 dic
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Le vaccinazioni tra diritto e dovere.

10 Gennaio 2011

Aula Pocchiari

Istituto Superiore di Sanità

 

Donne in rete onlus, con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità, ha organizzato un convegno sulla comunicazione in ambito vaccinale il cui scopo fondamentale è la creazione e il potenziamento di condizioni che possano favorire una scelta consapevole e responsabile riguardo la possibilità di effettuare una determinata vaccinazione.

Affinché ciò sia possibile, è necessario che l’operatore sanitario conosca le aspettative e le percezioni del target a cui si rivolge e sia in grado di comunicare in modo professionale, avendo a disposizione competenze specifiche, ma anche essendo facilitato/sostenuto nello svolgimento della sua attività da un contesto organizzativo di qualità (qualità dei servizi vaccinali e collaborazione integrata sul territorio) e da una sistema di offerta vaccinale omogenea, senza distinzione tra vaccini obbligatori e vaccini raccomandati.

Il convegno è stato un momento di incontro tra coloro che offrono le vaccinazioni e il target a cui è rivolta l’offerta, al fine di identificare gli elementi che possono migliorare la comunicazione tra servizi di vaccinazione e cittadini per un’adesione consapevole alla vaccinazione.

Organizzato da
Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza  e Promozione della Salute (CNESPS)
Istituto Superiore di Sanità
Donne in Rete

 

 

Ecco 6 presentazioni in power point:

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15 dic
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Pediatria in Festa

 

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condom party
18 nov
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Condom Party @ EDA

Si chiama ‘Condom Day Italy 2010’ ed è un’iniziativa promossa da NPS, network persone sieropositive,  Gaia360°, Donne in rete,  C.I.G centro di iniziativa Gay Arcigay Milano e con l’amichevole partecipazione e il contributo artistico e creativo di Costantino della Gherardesca. Tra gli anni ‘80 e ’90 media, istituzioni e sanità, attraverso l’informazione furono fondamentali per rallentare l’epidemia ’Hiv/Aids. Dopo 25 anni le abitudini del virus sono cambiate ed è indispensabile rifare una corretta informazione sulla base dei nuovi dati.

 

L’obbiettivo del Condom Day è proprio quello di riuscire a riaprire dibattiti attraverso stampa e tv per sensibilizzare le istituzioni e per informare le nuove fasce a rischio garantendo il diritto alla salute. Il Condom Day, che si svolgerà a Milano, prevede quindi incontri con istituzioni, sociologi, medici e studenti e finirà con il Condom Party – festa aperta al pubblico e dedicata alla prevenzione – presso la discoteca Eda in via Filippino Lippi 7 a Milano. Ingresso di 5 euro – L’incasso della serata sarà interamente devoluto ai bambini dell’ospedale Sacco di Milano.

 

Portavoce del Condom Day, Rosaria Iardino, presidente di NPS dichiara “Lo Stato si sottrae al problema. Ci vorrebbero iniziative private per far entrare il preservativo in ogni borsa e in ogni tasca. Al momento è poco usato perché percepito come un medicamento che toglie erotismo. L’obiettivo è di far cambiare il punto di vista sul profilattico a personalità pubbliche, media, artisti, personaggi dello spettacolo e della musica per sensibilizzare l’opinione pubblica

Marco Mori, presidente del CIG Arcigay Milano, aggiunge “La prevenzione su Milano è pari a zero. Il preservativo è assente dalla scena lombarda da troppo tempo, basti pensare che Il famoso bacio tra Rosaria Iardino e il Prof. Aiuti fece scalpore e notizia ma da allora non si è più fatto nulla di clamoroso e siamo al punto che oggi fa scalpore il solo parlare del preservativo. Questo significa che il Paese sta regredendo mentre l’infezione avanza

Conclude Rosaria Iardino “Stiamo riscontrando forte sostegno dai direttori dei settimanali che ne parleranno ma abbiamo bisogno anche degli altri come Chiambretti, Fazio, Bignardi, Mentana, D’Urso, Severgnini, Gramellini, Latella, disposti a trattare il tema con noi in tv e sul web. Il senso civico degli Italiani può portarci a diventare un esempio per l’Europa. Le grandi griffe della moda, le squadre di calcio, i sindaci delle nostre città potrebbero personalizzare le confezioni dei preservativi, come ha fatto Lady Gaga rendendoli allettanti. Il primo passo verso la prevenzione parte dal preservativo, ecco perché ho voluto il Condom Day”.

 

27-11-2010
Via Filippino Lippi – Milano
www.condomday.it

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libreria delle donne
07 ott
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Vieni al compleanno della Libreria delle donne!

La Libreria delle donne esiste dal 1975. Dalla sede storica di Via Dogana 2, si è spostata in Via Pietro Calvi 29 a Milano.
Allo stesso indirizzo, in locali adiacenti, ha trovato sede anche il Circolo della Rosa.

La Libreria delle donne è una realtà  politica composita e in movimento: è autrice di pubblicazioni in proprio e di una rivista trimestrale (Via Dogana), organizza riunioni, discussioni politiche, proiezione di film, gestisce un sito WEB, possiede un fondo di testi esauriti e introvabili, ed è centro di incontro per moltissime donne e anche uomini. Naturalmente vende libri, anche per posta.
Ma soprattutto è luogo storico della pratica di relazione. L’organizzazione è leggerissima, ridotta al minimo. Le cose pi๠importanti si inventano, si decidono e si cambiano mediante i rapporti diretti, non col voto. Alcune si danno molto da fare, altre meno. Alcune contano di pià¹, altre meno.
E’ una realtà  viva. Conta fra le sue stabili partecipanti pi๠di quaranta donne. Negli anni in cui la libreria è nata c’era bisogno di avere un luogo che desse risalto al pensiero e alla scrittura delle donne. Così  ha avuto origine un’impresa femminista che non rivendica la parità , ma, al contrario, dice che la differenza delle donne c’è e noi la teniamo in gran conto, la coltiviamo con la pratica di relazione e con l’attenzione alla poesia, alla letteratura, alla filosofia. Per questo, anche quando la produzione femminile ha cominciato a circolare di pià¹, la Libreria ha continuato a vivere.
Attualmente in Libreria si possono trovare pi๠di 3000 autrici e una quantità  complessiva di opere che supera i 10000 titoli. Inoltre vi è un fondo di testi esauriti e introvabili (se la legge ce lo permettesse, faremmo molte fotocopie di questi rarissimi libri ;-)). Molti di questi testi sono entrati a far parte della nostra quotidianità , ci hanno aiutato a raccontare noi stesse ma anche le vite delle altre, cosଠalmeno ci è parso discutendone assieme, e ci hanno aiutato a entrare in uno scambio proficuo con i/le nostre/i clienti.
Altri abbiamo contribuito a scriverli – individualmente, più spesso collettivamente. Sì, perché la Libreria è un luogo di discussione, o meglio è essenzialmente un luogo politico, per come noi abbiamo inteso la politica.
Niente a che vedere con istituzioni, partiti o gruppi omogenei. La chiamiamo politica del partire da sé; nasce dalla riflessione sull’esperienza che ciascuna fa, dallo stare insieme in un’impresa di donne ma anche nel mondo e si basa sulla relazione. Ma in quello che siamo c’è qualcosa che non si può scrivere da nessuna parte, qualcosa che non è riducibile a ciò che si può esprimere in parole, perché bisogna esserci, viverlo. Dunque quello che qui scriviamo non rende l’idea della ricchezza di ciò che viviamo. Abbiamo creato il sito anche per questo. Ma sappiamo che la ricchezza di quello che si vive in prima persona supera tutte le possibili.

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Il bus delle donne
05 ott
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Artrite reumatoide. Il bus della prevenzione

IL BUS DI DONNE IN RETE IN TOUR PER L’ITALIA
PER FARE INFORMAZIONE E PREVENZIONE SULL’ARTRITE REUMATOIDE
Napoli l’8 Ottobre 2010Coroglio/ Posillipo/ Via Orazio/ Mergellina/ Caracciolo/ Via Marina/
ritorno:
Via Marina/ Piazza Municipio/ Piazza del Plebiscito/ Via Acton/ Riviera di Chiaia/ Fuorigrotta/ Caravaggio/ C.so Europa/ Via Cilea/ Piazza Vanvitelli/ Medaglie D’Oro/ Via Bernini/ Vomero Alto
Roma il 10 Ottobre 2010 ” Piazza degli Stradivari, Piazza Madonna di Loreto
Milano il 12 Ottobre 2010 ” Piazza del Cantore

Milano Sesto San Giovanni il 12 Ottobre 2010 ” Piazza Rondò

In occasione della Giornata mondiale delle malattie reumatiche promossa dall’Oms, il 12 ottobre prossimo, “Donneinrete”, associazione che si occupa del benessere e della salute delle donne, promuove tre giorni di informazione e prevenzione sull’Artrite reumatoide che colpisce in Italia 300 mila persone, il 75% delle quali sono donne. Una patologia che grazie alla diagnosi tempestiva e a cure appropriate si può battere sul tempo.
Per questo il bus “Donneinrete” attraverserà  l’Italia con a bordo medici specialisti che opereranno una prima diagnosi e consiglieranno le donne su quale percorso seguire, indirizzandole, se necessario, a centri specializzati.
Gli appuntamenti sono: l’8 ottobre a Napoli, il 10 a Roma e il 12 a Milano.

L’Artrite Reumatoide è un dramma in rosa: delle oltre 300 mila persone colpite in Italia da questa patologia, la stragrande maggioranza sono donne. E il 75 per cento circa dei 10 mila nuovi casi che si registrano ogni anno nel nostro Paese sono appannaggio del mondo femminile, soprattutto a partire dai 25 anni d’età .

Per i pazienti la vita è decisamente “in salita”. Per sette malati su dieci, semplici azioni quotidiane come lavarsi e vestirsi, aprire un rubinetto o stringere una macchina per il caffè, salire su un autobus, diventano imprese “temerarie”, per molti impossibili. Soprattutto il dolore non recede con il riposo notturno e si accompagna a una rigidità  mattutina che dura pi๠di un’ora e che si può affermare essere il “marchio di fabbrica” di queste malattie. Bastano inoltre pochi anni perché la capacità  lavorativa diminuisca del 50 per cento.

Tutto questo si può evitare battendo sul tempo la patologia: con una diagnosi precoce e una terapia avviata entro tre mesi dalla comparsa dei primi sintomi è infatti possibile arrestarne la progressione. Una corretta informazione, quindi, può salvare la vita.

Per questo l’associazione “Donneinrete” l’8, il 10 e il 12 ottobre prossimi sarà  nelle piazze di Napoli, Roma e Milano con un double bus, accuratamente brandizzato per renderlo riconoscibile, con a bordo medici specialisti che opereranno una prima diagnosi e consiglieranno le donne su quale percorso seguire, indirizzandole, se necessario,a centri specializzati. Inoltre volontari distribuiranno opuscoli informativi.

Testimonial dell’iniziativa è Marcelo Fuentes,  protagonista di Uomini e Donne, che darà  un bacio a tutte le donne che si faranno visitare. Un modo spiritoso per unire impegno e cura del sé ad un piacevole momento.

Il nostro obiettivo prioritario – ha detto Rosaria Iardino, presidente di Donneinrete – è quello di informare le persone, in particolare le donne, su quelle che sono le caratteristiche di questa malattia per poterla prevenirla. Le donne devono imparare ad ascoltare il proprio corpo, a riconoscere i segnali che ci invia. A capire che alcuni sintomi, come il dolore che si manifesta alle mani, ai polsi, ai gomiti e alle ginocchia anche a riposo e durante la notte, sono un campanello d’allarme importante che deve indurle a rivolgersi tempestivamente ad una struttura in grado di aiutarle“.

Gli specialisti confermano, infatti, che un ritardo di soli tre mesi nell’inizio della terapia con farmaci adeguati provoca un peggioramento della prognosi funzionale a cinque anni. Non solo, studi clinici hanno dimostrato che nei pazienti trattati precocemente è possibile anche assistere a una significativa riduzione a breve termine, due anni, della progressione dei segni radiografici e persino assistere ad una sua remissione stabile con la scomparsa dei dolori e la riduzione del danno articolare, riuscendo a mantenere una accettabile qualità  di vita.

Soprattutto è essenziale, ha aggiunto Iardino, che “le Associazioni dei malati facciano fronte comune nella battaglia per arginare non solo questa malattia invalidante, e aiutare quindi le tante donne che ogni giorno combattono per vivere una quotidianità  il pi๠possibile normale, ma anche per sostenere i tantissimi malati affetti da patologie croniche. E il patrocinio che questa iniziativa ha avuto dall’Associazione dei malati reumatici Anmar dimostra che questa volontà  di fare rete per dare aiuto concreto alle persone malate sta crescendo sempre di pià¹. Cosଠcome l’aver ricevuto il patrocinio della Provincia e del Comune di Milano, della Città  della Salute del Comune di Milano, della Regione Lazio e della Regione Campania, testimoniano che stiamo andando nella giusta direzione“.

L’informazione, nel caso dell’artrite reumatoide e delle malattie reumatiche in genere - ha affermato Antonella Celano, presidente dell’Apmar – è spesso scarsa e vaga, i segni con cui si presenta sono confondenti: dolore alle ossa, rigidità  mattutina. Troppo spesso si pensa a un generico dolore d’ossa, frequentemente associato all’età , troppo spesso si crede che il dolore non abbia basi concrete. La persona che ne è affetta non riconosce nulla che non sia comune a tante altre persone e spesso liquida i sintomi con un “˜banale dolore’. Le persone iniziano poi ad accorgersi con crescente preoccupazione di quanto diventi difficile intraprendere anche i piccoli gesti quotidiani (ad esempio aprire un rubinetto, allacciarsi le scarpe o un reggiseno, stappare una bottiglia, girare una chiave nella toppa). Intanto il tempo passa e la situazione peggiora. Quindi, perdere tempo è colpa grave: diagnosi precoce significa impedire alla malattia di progredire, grazie alle terapie messe a punto della scienza”.

La parola d’ordine è quindi “prevenire”, ma anche sapere come gestire la malattia nell’ambiente familiare, sociale e lavorativo è determinante.

“Ci sono molte cose che una donna può fare per ridurre al minimo l’impatto dell’artrite reumatoideha sottolineato Piercarlo Sarzi Puttini, reumatologo Ospedale Sacco di Milano - Occorre sviluppare nuove abitudini e fare anche in modo che il proprio ambiente di lavoro possa adattarsi alle esigenze delle donne ad esempio con postazioni ergonomiche. Bisogna imparare a prestare attenzione alla postura: una cattiva postura mette le articolazioni sotto stress e aumenta la stanchezza. Cambiare spesso posizione di lavoro; stare ad esempio sedute molte ore al giorno davanti al computer o alla cassa di un negozio rende le articolazioni rigide e dolenti. Prendersi brevi intervalli facendo qualche esercizio di stretching. Alternare se possibile posizioni in piedi a posizioni da seduta“.

Ci sono poi anche criticità  sul fronte assistenziale che vanno corrette.

Ancora oggi la durata media tra l’insorgere dei sintomi e la prima visita presso un ambulatorio di reumatologia dei centri di riferimento per ricevere un trattamento appropriato è troppo lungo – ha spiegato Gabriele Valentini, professione ordinario di reumatologia alla II Università  di Napolisi attesta infatti intorno ai tre/quattro anni. Non solo, una percentuale di questi pazienti, il 10-15%, non ha mai ricevuto neppure una diagnosi ad hoc. Questi ritardi sono dovuti a due ordini di motivi. Il primo è legato a una mancanza di conoscenza delle opportunità  di cura, per cui i pazienti vengono inviati al centro di riferimento troppo tardi. Il secondo dipende dalle difficoltà  di accesso ai centri di reumatologia: gli ambulatori specializzati sono ancora troppo pochi e presentano una carenza di personale che non consente di seguire adeguatamente tutte le patologie mediche dell’apparato locomotore che sono diffusissime, per cui i pazienti artritici che hanno bisogno di cure immediate ne pagano le spese“.

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30 ago
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REGIONE LOMBARDIA 15 uomini e 1 donna – DonneInQuota interviene nel ricorso al TAR

A settembre, il TAR della Lombardia si pronuncerà  sul ricorso con cui sono state impugnate le nomine della Giunta regionale lombarda: 16 assessori di cui 15 uomini e soltanto 1 donna, in totale contrasto con l’art. 11 dello Statuto regionale che invece prescrive «il riequilibrio di genere negli organi di governo della Regione».

Ispirandosi ai valori dell’art. 3 e all’art. 51 della Costituzione italiana, nonché agli stessi scopi fondativi, DonneInQuota, associazione culturale nata dal corso “Donne, Politica e Istituzioni” promosso dal 2004 in pi๠di 40 università  itaiane dal Ministero per le Pari Opportunità  e in seguito rifinanziato, da sempre ha intrapreso iniziative a favore della rappresentanza politica femminile, partecipando alla raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare 50E50 denominata “Norme di Democrazia Paritaria per le Assemblee elettive” promossa da UDI, Unione Donne In Italia, seguendo i lavori di stesura dello Statuto regionale in materia di democrazia paritaria e ultimamente scrivendo al Presidente del Consiglio regionale proprio per sollecitare l’applicazione dell’art. 11, al momento delle nomine, nonché con incontri e dibattiti a tema.
Oggi, visto che la sua applicazione è stata disattesa, ci sembra naturale, sostenere i principi espressi nel ricorso, intervenendo ad adiuvandum.

Durante la Festa Democratica (che si terrà  a Milano dal 2 al 22 settembre), che nel 2007 ci ha visto raccogliere numerose firme per la proposta di legge 50E50, saremo ospiti nello stand dell’Associazione Donne in Rete, che ci sostiene in questo progetto.
Riteniamo importante questa ospitalità , perché sappiamo quanto sia utile la rete tra Associazioni, gruppi o singole donne per raggiungere comuni obiettivi. Pensiamo che cambiare la prospettiva, aggiungendo sguardi di donne alla rappresentanza politica, cambi anche l’attenzione su tutti i problemi che riguardano le donne, oltre che al modo in cui si fa politica.
Il nostro intento è quello di coinvolgere, in questa importante battaglia di democrazia paritaria, non solo chi già  ha iniziato questo percorso con noi, firmando la proposta di legge 50E50, ma anche altre persone, con materiale informativo e incontri sull’argomento. Ci attiveremo allo scopo di condividere il percorso che stiamo intraprendendo e raccogliere i fondi necessari per il nostro intervento.

Un’equilibrata rappresentanza femminile in Regione Lombardia è un obiettivo a favore non solo delle donne, ma dell’intera società .

Vi aspettiamo.

Donatella Martini
Presidente DonneinQuota

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06 lug
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Il vaccino quadrivalente anti HPV – Gardasil® – per tutte le donne dai 9 ai 45 anni.

Dal Comitato per i medicinali ad uso umano dell’EMA, luce verde all’estensione delle indicazioni.
Gardasil® ha confermato la propria efficacia per tutte le donne fino a 45 anni d’età  e la sua capacità  di prevenire la comparsa di infezioni e malattie correlate con il virus dell’HPV.
Roma, 2 Luglio 2010 ” Il Comitato per i medicinali ad uso umano (CHMP) interno all’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha espresso un’opinione positiva riguardo l’estensione delle indicazioni dell’uso di Gardasil®, il vaccino quadrivalente (6,11,16,18) contro il papilloma virus umano (HPV), a tutte le donne fino a 45 anni di età [1].
Il CHMP ha inoltre ritenuto opportuno aggiornare le informazioni sulle caratteristiche di prodotto di Gardasil® cosଠda includere anche la sua capacità  di prevenire la comparsa di infezioni e malattie correlate ai ceppi virali 6,11,16,18 in donne già  precedentemente esposte al contagio degli stessi virus ma che hanno sconfitto l’infezione (riattivazione o nuova infezione). [2]
L’estensione dell’indicazione si basa su studi clinici che hanno dimostrato come Gardasil® sia in grado di prevenire infezioni persistenti da HPV o malattie ad esso correlate in donne dai 27 ai 45 anni di età .
L’efficacia contro le riattivazioni/nuove infezioni è basata su analisi di studi clinici in giovani donne dai 16 ai 26 anni di età  e in donne adulte dai 27 ai 45 anni.
La Commissione Europea potrà  ora approvare l’estensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del vaccino, entro alcune settimane.
Gardasil® è il vaccino quadrivalente contro l’HPV in grado di prevenire il cancro del collo dell’utero, le forme precancerose di vulva e vagina e i condilomi genitali causati dai quattro tipi di virus 6/11/16/18.
L’HPV non è simile agli altri virus. Molte infezioni correlate all’HPV scompaiono spontaneamente senza causare malattie[i]. Tuttavia, aver contratto il virus e non aver sviluppato alcuna malattia, non sempre protegge la donna da possibili casi di recidive e sviluppo di malattie da HPV nel corso del tempo[ii]. In altri casi, si crede che il virus possa rimanere latente senza causare la comparsa di malattie, ma potenzialmente in grado di riattivarsi in futuro e provocare patologie ad esso correlateii.
I programmi di vaccinazione contro l’HPV devono essere indirizzati a tutte le adolescenti per ottenere il massimo dei benefici da un punto di vista di Sanità  Pubblica. Tuttavia, queste nuove evidenze rendono chiaro che tutte le donne fino a 45 anni di età  possono altresଠbeneficiare della vaccinazione con Gardasil®.
L’aggiunta delle nuove informazioni sul prodotto dà  una grande opportunità  ai medici per aumentare la disponibilità  di cure da offrire ad ogni donna“, sostiene il dott. Elmar A. Joura, Direttore del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia ” reparto di ginecologia oncologica – dell’Università  di Vienna, in Austria.
***
Note
Sono 61 milioni le dosi di Gardasil® somministrate nel mondo tra il Giugno 2006 e Marzo 2010. Il vaccino è stato studiato in ampi studi clinici prima della licenza d’uso. A distanza di tre anni e mezzo dal suo lancio sul mercato, i medici in tutto il mondo hanno acquisito un’ampia esperienza con il vaccino sia in termini di sicurezza che di tollerabilità .
L’HPV è un virus molto comune la cui trasmissione avviene tramite contatto genitale. Si stima che il 70%-80% delle persone sessualmente attive possa essere esposto al virus nel corso della propria vita[iii], [iv], [v].
Nonostante il 90% delle donne con un’infezione da HPV risolverà  naturalmente l’infezione i resta che l’HPV è comunque un virus molto diffuso. Il 70% della popolazione sessualmente attiva entrerà  in contatto con l’HPV nel corso della vita v. I medici non possono prevedere quale infezione potrà  essere risolta autonomamente dal corpo e quale invece progredirà  fino a causare una patologia e in ultimo stadio un tumore.
Gli studi clinici
L’efficacia di Gardasil in donne di età  compresa tra 24 e 45 anni è stata valutata nel corso di uno studio clinico di Fase III randomizzato controllato contro placebo, in doppio cieco (Protocollo 019, FUTURE III) che ha incluso un totale di 3.817 donne arruolate e vaccinate senza screening preliminare per la presenza d’infezioni da HPV. I criteri primari di efficacia comprendevano l’incidenza combinata delle infezioni persistenti (definita come persistenza a 6 mesi), condilomi genitali, lesioni vulvari e vaginali, CIN di qualunque grado, adenocarcinoma in situ (AIS) e carcinoma cervicale correlati ad HPV 6, 11, 16 o 18 e quelli correlati ad HPV 16 o 18. La durata mediana del follow-up per questo studio era di 4,0 anni. Le analisi primarie di efficacia sono state condotte nella popolazione per-protocollo per l’efficacia (PPE) ossia tra i soggetti che avevano ricevuto tutte 3 le dosi di vaccino entro 1 anno dall’arruolamento, senza deviazioni maggiori al protocollo e “naà¯ve” (negative alla ricerca di HPV mediante PCR e sieronegative) ai rispettivi tipi di HPV prima della prima dose e fino a 1 mese dopo la terza dose (Mese 7). L’efficacia è stata misurata iniziando dalla visita al Mese 7. Complessivamente, il 67% dei soggetti era “naà¯ve” a tutti 4 i tipi di HPV all’arruolamento.
I primi risultati dello studio sono stati pubblicati da Munoz N et al. Lancet 2009; 373: 1949″57, e l’aggiornamento del riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) si basa sui risultati finali di questo studio. L’efficacia di Gardasil sull’incidenza combinata delle infezioni persistenti, condilomi genitali, lesioni vulvari e vaginali, CIN di qualunque grado, AIS e carcinoma cervicale correlati ad HPV 6, 11, 16 o 18 è stata dell’88,7% (95% IC: 78,1 ” 94,8).  L’efficacia di Gardasil sull’incidenza combinata delle infezioni persistenti, condilomi genitali, lesioni vulvari e vaginali, CIN di qualunque grado, AIS e carcinoma cervicale correlati ad HPV 16 o 18 è stata dell’84,7% (95% CI: 67,5 ” 93,7).
Nelle analisi post hoc dei soggetti (che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino) con evidenza di infezione precedente con un tipo di HPV vaccinale (sieropositivi) che non era pi๠evidenziabile (negativi alla PCR) all’inizio della vaccinazione, l’efficacia di Gardasil nella prevenzione delle condizioni dovute alla ricorrenza dello stesso tipo di HPV era del 100% (95% IC: 62,8 ” 100,0; 0 vs. 12 casi [n = 2572 dagli studi combinati condotti in giovani donne]) contro CIN 2/3, VIN 2/3, VaIN 2/3, ed i condilomi genitali da HPV 6, 11, 16 e 18 in donne di età  compresa tra 16 a 26 anni. L’efficacia era del 68,2% (95% IC: 17,9 ” 89,5; 6 vs. 20 casi [n= 832 dagli studi condotti su donne giovani ed adulte combinate]) contro le infezioni persistenti da HPV 16 e 18 in donne di età  compresa tra 16 e 45 anni.
Le indicazioni di Gardasil® in Europa
Gardasil è un vaccino indicato dai 9 anni in poi per la prevenzione delle lesioni genitali precancerose (cervicale, vulvare e vaginale) e del cancro del collo dell’utero correlate a vari tipi oncogeni di Papillomavirus umano (HPV) e per la prevenzione dei condilomi genitali correlati a specifici tipi di HPV. Vedi sezioni 4.4 e 5.1 per le informazioni sui dati a supporto dell’indicazione. L’uso di Gardasil® dovrebbe essere allineato alle raccomandazioni ufficiali.
Sanofi Pasteur MSD
Sanofi Pasteur MSD è una joint venture tra Sanofi Pasteur, la divisione vaccini di Sanofi Aventis, e Merck & Co. Inc.. Unendo innovazione e conoscenza, Sanofi Pasteur MSD è l’unica Società  in Europa dedicata esclusivamente ai vaccini. Sanofi Pasteur MSD è in grado di utilizzare l’esperienza di ricerca di Sanofi Pasteur e Merck & Co. Inc, insieme ai loro team in tutto il mondo, per concentrarsi sullo sviluppo di nuovi vaccini per l’Europa, con l’obiettivo di estendere la protezione verso altre patologie e perfezionare i vaccini esistenti al fine di migliorare l’accettabilità , l’efficacia e la tollerabilità  della vaccinazione.

[1] Summary of Product Characteristics (SPC), Section 5.1
[2] Summary of Product Characteristics (SPC) Section 5.1

[i]   Pagliusi SR and Aguado MT. Efficacy and other milestones for human papillomavirus vaccine introduction.Vaccine 2004; 25:569-578
[ii] Stubenrauch F,  Laimins LA Human papillomavirus life cycle: active and latent phases. Sem Cancer Biol 1999;9:379-386
[iii]             Koutsky L. Epidemiology of genital human papillomavirus infection. Am J Med 1997;102:3″8.
[iv]             Koutsky LA et al. Epidemiology of genital human papillomavirus infection. Epidemiol Rev 1988;10:122″163.
[v] Syrjà¤nen K, et al. Prevalence, incidence, and estimated life-time risk of cervical human papillomavirus infections in a non selected Finnish female population. Sex Transm Dis 1990;17:15″19.

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ciao Pietro
29 giu
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Ciao Pietro

Noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscere Pietro con le sue qualità , la sua forza, la generosità  che ha sempre espresso per la nostra associazione, lo salutiamo con passione, siamo vicini alla sua compagna alla sua bimba in questo momento di grande dolore.

CIAO PIETRO

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Amici della prevenzione
18 giu
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NPS Italia e Amici 9 in tour pre la prevenzione

NPS Network Italiano Persone Sieropositive associazione onlus presieduta da Rosaria Iardino, sarà  in tour con “Amici 9″ per una campagna sociale di prevenzione contro le malattia sessualmente trasmissibili. Nelle 10 piazze italiane che toccherà  il tour, volontari dell’associazione distribuiranno gratuitamente oltre 100.000 preservativi e 100.000 brochure informative. Un modo originale e divertente per sensibilizzare i giovani su tale tematica.

Garrison per l’occasione ha realizzato una coreografia sulle note travolgenti di “I know you want me” del rapper americano Pitbull mentre sul mega schermo alle spalle dei ballerini scorrono immagini originali, colorate e di grande effetto legate al tema della prevenzione.

E’ un’occasione unica per noi ” dichiara la Iardino ” di incontrare tantissimi giovani e sensibilizzarli su un argomento cosଠimportante ma oggi molto trascurato, soprattutto durante l’estate in cui si riscontra un picco preoccupante di nuove infezioni da HIV. Se solo 10 di questi ragazzi useranno i preservativi che regaliamo, per noi sarà  una vittoria. Inoltre invitiamo tutte le giovani donne a fare il pap-test poiché NPS è promotrice anche di una campagna di informazione sull’HPV, virus che provoca il tumore al collo dell’utero.”

La realizzazione del tour di NPS con Amici 9 è possibile grazie al contributo di Sanofi Pasteur, Gilead e Mi Fido di Te.

NPS è la prima associazione in Italia composta interamente da persone HIV positive, attiva nel campo della prevenzione, sensibilizzazione, informazione e supporto sui problemi HIV/AIDS sia a livello nazionale che regionale. L’associazione opera attraverso un portale internet (www.npsitalia.net), la rivista trimestrale “Real Life” e numerose iniziative sul territorio con la finalità  di combattere l’Aids attraverso l’informazione, basandosi sulla convinzione che solo imparando a conoscere questa malattia si può realmente fare prevenzione.

Per informazioni su HPV e tossicodipendenze:
www.donneinrete.net
www.iragazzidellapanchina.it

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