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Salute, benessere, informazione e divertimento,in una giornata di festa tutta al femminile.
23 settembre 2012

La medicina di genere, un approccio per capire che cos’è e perché è importante

“Un matrimonio da favola, una casa da sogno, un corpo pieno di lividi”
Donne In Rete Onlus, insieme a Lions Club e in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Milano, ha organizzato l’incontro “Quando l’amore fa male”.
La serata di parole e pensieri racconta, a partire dal libro di Nicoletta Sipos “Il buio oltre la porta”, il preoccupante fenomeno della violenza domestica nei confronti delle donne dell’alta società borghese.
Rosaria Iardino, presidente di Donne in Rete Onlus e Cristina Stancari, Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Milano, hanno approfondito i vari aspetti di questa realtà dilagante con esperti del mondo della salute, dell’associazionismo e della politica, in collaborazione con il Lions Club Milano, Dalmine e Treviglio.
“Questo momento formativo e informativo” ha sostenuto l’Assessore Cristina Stancari, “si inserisce perfettamente nel programma in favore di una società più sicura dove si affronti con chiarezza questa brutalità, anche fisica, accettata e tenuta nascosta, dalla donna e da chi le sta attorno”.
Durante la serata sono stati letti alcuni brani tratti dal libro “Il buio oltre la porta” con accompagnamento musicale. Sono intervenuti anche Diana De Marchi, consigliere Partito Democratico della Provincia di Milano, Nicoletta Sipos, giornalista e scrittrice, Sarah Viola, psichiatra e psicoterapeuta e Clara Zobbi, medico ginecologo Clinica Mangiagalli.

Secondo i dati Istat, quasi tra i 16 e i 70 anni (31,9%) ha subito nella vita almeno un tipo .
Dall’inizio dell’anno sono 57 le donne uccise solo perché donne. Non si tratta di omicidi passionali o di raptus. L’uccisione della donna non è che l’ultimo atto di una serie di episodi di violenza fisica, psicologica, sessuale, economica.
Le donne continuano ad essere percepite come proprietà privata, soprattutto all’interno della famiglia, oggetto di relazioni fatte di dominio e sopraffazione. E per favore, smettiamo di chiamarli “delitti passionali”.
Un paese che consente la morte delle donne è un paese che si allontana dall’Europa e dalla civiltà .
Agli uomini di prendere la parola contro la violenza in una battaglia culturale di rispetto del corpo delle donne; alle istituzioni di stanziare risorse e rafforzare le politiche, a partire dalla ratifica della convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne; e alla magistratura di garantire certezza e severità delle pene. sette milioni di donne di violenza Chiediamo a tutti di fare di pià¹:
Noi li chiamiamo “femminicidi“.



Venerdଠ11 maggio – ore 21 – sala Alessi- Palazzo Marino, Milano.
E la mattina Snoq Milano partecipa al presidio sindacale sotto il palazzo della Regione Lombardia
Raccogliendo l’appello MAI PIU’ COMPLICI, promosso dal Comitato Promotore di Se Non Ora Quando con Loredana Lipperini e Lorella Zanardo e che sollecita una risposta forte di mobilitazione per dire basta ai femminicidi, SNOQ Milano, con l’Assessorato comunale alle Politiche sociali e Cultura della salute, promuove un momento di confronto per reagire ad un fenomeno che troppo spesso non trova un adeguato contrasto da parte delle Istituzioni. In pochi giorni l’appello ha già raccolto oltre 30mila adesioni di donne e uomini spinte/i dalla volontà di condividere il dolore, la rabbia e il senso di profonda angoscia di fronte allo stillicidio quotidiano e insopportabile delle donne uccise il pi๠delle volte da un uomo a loro vicino.
L’assemblea si terrà a Palazzo Marino, in Sala Alessi, alle ore 21, per discutere con le realtà cittadine impegnate nel settore e alla presenza del Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso, tra le prime firmatarie dell’appello.
Perché è importante che se ne parli a Milano?
Perché a Milano si discute in questi giorni del progetto di legge regionale per “Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza”.
Perché a Milano possiamo contare su lunghe esperienze, sui contributi di singole donne e sul lavoro e l’esperienza dei centri antiviolenza.
Perché a Milano possiamo finalmente contare su una nuova giunta, con cui aprire un dialogo e a cui formulare proposte e ipotesi di iniziative.
Perché a Milano abbiamo assistito a diversi episodi di violenza sessuale in pochissimi giorni.
Crediamo che sia necessario rompere il muro dell’indifferenza, passare dall’esortazione all’azione partendo innanzitutto da un confronto con le realtà e le presenze nel territorio, con i percorsi già tracciati, qui a Milano. Crediamo altresଠche siano necessarie non solo nuove disposizioni legislative, ma anche una trasformazione culturale, come pure nuovi servizi per le donne vittime di violenza, perché il tema della violenza sull’integrità psico-fisica delle donne smetta di essere considerato un fatto privato, ma entri a pieno titolo nelle questioni di natura pubblica di cui occuparsi. Senza dimenticare le nostre sorelle straniere, clandestine, vittime della tratta.
SNOQ Milano sarà in piazza anche la mattina dello stesso giorno per partecipare al presidio organizzato dalla Cgil davanti alla sede della Regione Lombardia.
Appuntamento a Milano in via Melchiorre Gioia 37 dalle 9,30 alle 11
Saremo in piazza con il sindacato perché riteniamo che le politiche di questo governo ” dall’innalzamento dell’età pensionabile alle mancate misure di sostegno al welfare ” sono particolarmente penalizzanti per le donne, e perché là dove alcune misure “women-friendly” sono state introdotte, queste ci appaiono insufficienti (come nel caso della paternità obbligatoria) o inefficaci (vedi proposta sulle dimissioni in bianco).
Saremo in piazza perché vogliamo combattere la precarietà , che colpisce in particolare le giovani donne, togliendo loro il diritto al lavoro e a una vita libera e dignitosa.
Saremo in piazza perché, a fronte di una Giunta regionale che ha pi๠inquisiti che donne, riteniamo grave il fatto che coloro sospettati di pesanti reati continuino a rappresentare le istituzioni democratiche. Anche grazie all’azione delle donne, la Giunta è stata costretta a un rimpasto ma crediamo che ciò non sia sufficiente. Al contrario, riteniamo che il Presidente Formigoni debba trarre le conseguenze politiche e dimettersi, dando la parola al voto delle cittadine e dei cittadini. Anche in Lombardia possiamo voltare pagina e ridare dignità e speranza nel futuro, soprattutto alle giovani generazioni.
Se non ora quando Milano

Università degli Studi di Milano – Equality Milano in collaborazione con Harvey Milk Foundation e con il patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano è lieta di presentare una lezione straordinaria:
Discriminazione: i diritti e le democrazie il caso “Harvey Milk Foundation” e le buone pratiche
Robert J. Palladino – Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano
Marilisa D’Amico – Università degli Studi di Milano
Rosaria Iardino – Equality Milano
STUART MILK – presidente e fondatore Harvey Milk Foundation
lunedଠ7 maggio ore 9.00 – 10.30
Sala Scienze, Via Festa del Perdono 7, Milano
Università degli Studi di Milano